BAVA DI LUMACA - CAPITOLO 3 L’ESTRAZIONE DELLA BAVA
E’ mattina presto, la giornata è appena rischiarata dalle prime luci dell’alba.
Un’allevatrice si dirige verso il recinto dove abbiamo visto Betty.

Appoggia a terra un grosso cesto di vimini e inizia a raccogliere le chiocciole bordate, che hanno più di un anno di età e il guscio già duro e resistente. Betty fa parte di loro.

Vengono lavate con acqua potabile all’interno di una tinozza e successivamente l’allevatrice inizia a toccarle delicatamente con le dita per qualche minuto. Per le chioccioline è un po’ come se venissero massaggiate e questa stimolazione manuale le porta a sbavare. Non vengono assolutamente danneggiate e questo trattamento non le sottopone a stress o dolore. E’ infatti sufficiente sfiorarle per far emettere loro la bava.
Questo è il metodo con cui viene raccolta la bava di lumaca!
Subito l’allevatrice le toglie e le lava di nuovo, perchè la bava delle altre lumache le infastidisce.
Appena non sentono più l’odore l’una dell’altra, l’allevatrice le riporta tutte nel recinto, in cui possono tranquillamente riprendere la loro vita. Betty è contenta e si può rannicchiare sotto il trifoglio per proteggersi dai raggi del sole che adesso sono alti nel cielo e molto caldi!
La bava nel frattempo viene filtrata e poi microfiltrata per eliminare qualsiasi tipo di impurità.
Con questo racconto abbiamo soddisfatto la vostra curiosità in merito al metodo di produzione della bava di lumaca?